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Orto in classe 2025 chiuse le iscrizioni ora al via la fantasia

Si sono chiuse la scorsa settimana le iscrizioni al progetto “Orto in classe”, promosso dalla nostra associazione Biella 3.0 e come ogni anno sono stati moltissimi come sempre gli istituti che hanno aderito. Tra questi anche la scuola materna Bardi Crida Castellano che, dopo una pausa di un anno, ha deciso di riproporre l’iniziativa ai suoi piccoli allievi. A spiegarci il motivo di questa scelta l’educatrice Francesca Bottarelli.
Come mai avete pensato di partecipare nuovamente al progetto Orto in classe? Che benefici avete visto nei bambini?
La scuola aveva già aderito al progetto due anni fa, unendo l’esperienza dell’orto con un laboratorio artistico. I bambini, oltre a seminare e prendersi cura delle piantine, avevano creato una cartella cromatica con colori ispirati alla natura, rendendo l’attività ancora più coinvolgente. Quest’anno, però, l’attenzione sarà focalizzata interamente sulla coltivazione. Abbiamo deciso di riproporre il progetto perché crediamo nell’importanza di far comprendere ai bambini il ciclo della natura. Osservare la crescita di una pianta, da un semplice seme fino al frutto maturo, aiuta a sviluppare pazienza, curiosità e senso di responsabilità. I benefici sono stati evidenti: i bambini hanno mostrato grande entusiasmo e partecipazione. Abbiamo notato che, coinvolgendoli in prima persona nella coltivazione, erano più propensi ad assaggiare nuove verdure. Il progetto non si limita quindi alla semplice esperienza dell’orto, ma si collega anche all’educazione alimentare.
Avete già scelto come organizzare l’orto quest’anno?
Due anni fa l’orto era stato realizzato all’interno di un cassone, ma questa soluzione non ci ha soddisfatto pienamente. Ci piacerebbe creare un orto più strutturato, da mantenere nel tempo all’interno del nostro giardino scolastico. L’obiettivo è che non sia un’attività sporadica, ma un progetto continuo, che accompagni i bambini nella scoperta della natura anno dopo anno. L’idea è quindi quella di costruire un orto più stabile, che possa diventare un punto di riferimento per i piccoli studenti e una risorsa educativa a lungo termine.
Come avevate coinvolto i bambini nella cura delle piantine?
L’esperienza dell’orto non si limita alla semina: i bambini sono stati attivamente coinvolti in ogni fase della cura delle piante. Si occupavano di annaffiarle quotidianamente, osservando i cambiamenti giorno dopo giorno. Anche se due anni fa il maltempo ha reso difficile la crescita delle piante, i bambini erano comunque entusiasti di monitorare ogni piccolo progresso. L’osservazione diretta della crescita di una pianta, l’attesa della prima fogliolina che spunta dalla terra, la scoperta dei fiori che si trasformano in frutti: tutti questi momenti diventano preziose occasioni di apprendimento e meraviglia.
Che piante avevate coltivato due anni fa? Pensate di mantenerle o di aggiungerne altre?
Due anni fa, i bambini avevano piantato zucchine, peperoni, pomodori, primule e calendule, unendo così ortaggi e fiori per arricchire l’esperienza. Non abbiamo ancora deciso quali piante coltivare quest’anno, ma vorremmo ampliare la varietà e coinvolgere i bambini nella scelta. Un aspetto importante del progetto è proprio il legame tra l’orto e l’educazione alimentare: poter osservare la crescita degli ortaggi può incentivare i bambini a consumarli con maggiore curiosità e consapevolezza.
Pensate di coinvolgere i bambini anche nella scelta dei semi come due anni fa?
Due anni fa, un momento speciale per i bambini è stata la visita alla serra, dove hanno potuto scegliere direttamente i semi e la terra per il loro orto. Siamo andati tutti insieme in modo che potessero vedere da dove provengono i semi e il terriccio. È stata un’esperienza molto coinvolgente per loro. Se possibile, la scuola vorrebbe ripetere questa esperienza anche quest’anno, nonostante l’aumento del numero di bambini iscritti renda più complessa la gestione delle uscite didattiche. Se riusciamo, sarebbe bello riproporlo, perché è un momento educativo importante, che rende ancora più concreto il legame tra i bambini e il loro orto.
Perché consiglierebbe alle altre scuole dell’infanzia di aderire al progetto?
È un’attività preziosa sotto molti punti di vista. Permette ai bambini di sviluppare manualità, curiosità e senso di responsabilità. Inoltre, favorisce il contatto con la natura e offre un’opportunità per trascorrere più tempo all’aria aperta.”
Il progetto “Orto in classe” non è solo un modo per insegnare ai bambini a coltivare, ma anche un’occasione per educarli a uno stile di vita più sano e sostenibile. Non tutti i bambini hanno l’opportunità di vivere esperienze a contatto con la terra. In un’epoca in cui i giochi digitali e le attività al chiuso prevalgono, riscoprire il valore della natura è più importante che mai.
